I dati sono il nuovo petrolio. Questo è lo slogan lanciato nel 2006 da Clive Humby, data scientist e matematico inglese. A distanza di oltre 15 anni questa affermazione è più che mai valida. Il valore (così come la quantità) dei dati, soprattutto nei contesti aziendali, è in continua crescita. Ecco perché è sempre più diffuso il concetto di Azienda Data Driven. In questo articolo scoprirai i motivi che spingono le aziende a gestire i dati, i principali vantaggi e gli errori da evitare.
Che cosa significa essere un’azienda Data Driven?
Per azienda data driven si intende un’azienda le cui decisioni e operazioni sono guidate dai dati e dall’analisi degli stessi. Ciò non significa che si tratta di un’analisi oggettiva. La componente soggettiva, ovvero di interpretazione delle informazioni e dei dati stessi è molto importante.
Un semplice esempio che permette di capire quanto interesse c’è attorno ai dati in questo momento è fornito dall’analisi in Italia e nel mondo del termine di ricerca “Data Driven” attraverso lo strumento Google Trends:
Come si diventa un’azienda data driven?
Principali ostacoli nell’impostazione di un approccio Data Driven
Il processo che porta le aziende ad essere Data Driven è lungo e complesso e passa attraverso il superamento di alcuni ostacoli, tra cui:
- Restrizione al cambiamento da parte degli utenti, soprattutto quelli “meno digitalizzati”;
- Difficoltà di determinati settori economici al raccoglimento di dati (es. settore manifatturiero o altri settori meno propensi alla digitalizzazione, oppure settori sottoposti a rigide regole nell’utilizzo dei dati soprattutto relativi ai clienti);
- Necessità di investimenti in software e tecnologie digitali che potrebbero superare il budget a disposizione;
- Ostacoli “esterni”, come ad esempio carenze dal punto di vista della connessione internet e della presenza di System Integrator sul territorio.
Quali sono le prerogative fondamentali per un’azienda Data Driven?
Per avere un approccio Data Driven devono essere presenti all’interno dell’azienda alcuni aspetti.
Personale propenso alla digitalizzazione e al cambiamento
Le risorse umane aziendali saranno gli attori fondamentali e i principali responsabili del successo (o insuccesso) di un approccio Data Driven. Sono infatti loro stessi che dovranno individuare le informazioni e i dati utili, inserire e conservare i dati, oppure capire e suggerire come automatizzare i processi. Gli utenti dovranno quindi essere predisposti a cambiare il loro modo di lavorare soprattutto nelle prime fasi e a pensare fuori dagli schemi solitamente utilizzati.
Organizzazione aziendale “virtuosa”
Alla base di un approccio Data Driven ci deve essere un’organizzazione aziendale ordinata e performante, affinché i dati possano essere raccolti in maniera rapida e corretta e affinché si possa predisporre un piano di sviluppo efficace. Deve essere assolutamente presente, inoltre, soprattutto all’interno della Direziona Aziendale, una mentalità open mind e propensa all’innovazione e alla digitalizzazione.
Tecnologie adeguate
Come detto in precedenza, essere un’azienda Data Driven richiede investimenti in tecnologie in grado di identificare, raccogliere i dati, interpretarli, trasformarli in informazioni. Non sempre le aziende possono avere le risorse finanziarie necessarie.
Quali dati scegliere?
Un altro aspetto importante da definire nelle prime fasi di un approccio Data Driven è la scelta dei dati. Al giorno d’oggi siamo sommersi di dati, quindi il problema non è trovarli, ma filtrarli, capire quali dati e quanti ci servono per aiutare l’azienda a prendere decisioni e ad analizzare il proprio Business.
Occorre quindi fare questo passaggio con attenzione per non ritrovarsi poi con delle informazioni sbagliate, fuorvianti o poco utili.
Le informazioni devono inoltre essere chiare e di facile interpretazione per permettere di leggerle in maniera rapida. Occorre che la mole di dati alla base non sia troppo elevata o che sia “lavorata” in modo che fornisca dati puliti di facile interpretazione.
Quali sono i principali vantaggi di un approccio Data Driven?
I vantaggi di un approccio Data Driven possono variare a seconda del settore di riferimento e dell’investimento in termini di tempo e denaro che l’azienda vuole effettuare.
In termini generali possiamo identificare alcuni aspetti positivi comuni alla maggior parte dei casi.
Identificare nuove opportunità di business
I dati possono rivelare informazioni che aiutano a conoscere meglio il mercato e a capire se ci possono essere settori più interessanti per i propri prodotti o servizi.
I dati raccolti permettono anche di capire per quali settori le offerte possono essere più interessanti. In questo modo l’azienda può decidere dove concentrare gli investimenti in marketing o ricerca e sviluppo.
Viceversa l’analisi dei dati permette anche di comprendere quali sono i settori meno rilevanti sui quali l’azienda può valutare di investire meno o addirittura interrompere l’offerta di prodotti o servizi.
Soddisfare al meglio i clienti
Le aziende data driven possono utilizzare i dati per individuare ciò che i prospect e i clienti preferiscono. Per esempio, nell’ambito del customer care e dei servizi post vendita, i dati possono supportare le imprese a determinare le modalità più adeguate a rispondere alle esigenze degli utenti, riducendo i tempi di risposta e migliorando la customer experience.
Raccogliendo feedback sotto forma di dati oggettivi da parte dei clienti, l’azienda può capire dove può migliorare o dove si deve concentrare.
Controllare i costi
Il controllo dei costi è stato uno dei primi settori in cui l’analisi dei dati si è sviluppata. Una corretta raccolta dei dati permette di capire dove ci sono delle inefficienze e quali costi si possono ridurre. Da una corretta analisi dei costi si può intuire se qualche tipologia di prodotto o servizi sta performando “sotto soglia” dal punto di vista della marginalità. Successivamente, attraverso i dati si può valutare se questa scarsa performance è dovuta a inefficienze interne (ad esempio scarsa qualità del prodotto o servizio, costi troppo elevati ecc…) oppure cambiamenti esterni, come ad esempio, uno spostamento dell’interesse del mercato su altre linee di business.
Migliorare i processi
Le aziende data driven possono migliorare i propri processi operativi e decisionali. Possono, in questo senso, agevolare e velocizzare le attività, riducendo tempi ed errori e al tempo stesso verificare le performance e la qualità del lavoro.
Mantenere la competitività
Come abbiamo detto, al giorno d’oggi, l’utilizzo dei dati aziendali è stato ampiamente sdoganato e non adeguarsi a questa tendenza potrebbe voler dire perdere terreno rispetto ai competitor.
Quali sono i principali errori da evitare per un’azienda Data Driven?
Accumulare troppi dati
Il primissimo errore da evitare è accumulare troppi dati. Non tutti i dati sono importanti, non tutti i dati sono necessari. Inoltre la raccolta, conservazione e trasformazione degli stessi ha un costo ed è opportuno sempre cercare di capire se quel costo è compensato da un aumento di efficienza.
Interpretare male i dati
L’altro errore assolutamente da evitare è interpretare male i dati. Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo in un approccio data driven la componente umana è molto importante, sia a valle, ovvero nella scelta dei dati da utilizzare, sia a monte, ovvero nell’interpretazione degli stessi.
Nell’interpretare i dati, inoltre non dobbiamo cadere nel “tranello” del bias cognitivo, ovvero il processo mentale secondo il quale una volta che ci siamo convinti di un’idea andiamo alla ricerca di dati che confermino la nostra convinzione, piegando volutamente i dati a nostro favore.
Prendere decisioni senza considerare i dati
Ultimo errore da evitare che può sembrare un po’ scontato è prendere decisioni non basate sui dati.
Una volta che abbiamo deciso questa tipologia di approccio e abbiamo investito tempo e risorse per portarla in azienda è importante poi che le decisioni vengano effettivamente prese in base ai dati. Molto spesso, infatti, i dati vengono raccolti in maniera adeguata, mostrati e visualizzati in maniera altrettanto adeguata, ma poi vengono utilizzati male o non utilizzati affatto, prendendo decisioni comunque non basate su di esse. In questo caso il danno sarebbe duplice in quanto nonostante l’investimento si continuerebbe a lavorare come prima.
Come un Software ERP può aiutare l’azienda a diventare Data Driven?
Al giorno d’oggi una delle funzionalità più importanti per un ERP è quella legata all’analisi, gestione e visualizzazione dei dati.
Un’azienda Data Driven non può fare a meno di un ERP all’avanguardia da utilizzare come strumento per raggiungere questo scopo.
L’ERP è sia la fonte che lo strumento per analizzare i dati aziendali. Più precisamente, l’ERP è il luogo in cui i dati aziendali provenienti da svariate fonti vengono conservati. Successivamente, grazie alle funzionalità dell’ERP, i dati vengono filtrati e trasformati per renderli fruibili allo scopo.
L’ERP è anche lo strumento in quanto deve contenere funzionalità di Business Intelligence e di Reportistica avanzate necessarie per visualizzare, trasformare e analizzare i dati.
Il nostro ERP Sage X3 in questo caso offre numerose possibilità, tra cui:
- Dashboard pronte all’uso personalizzabili per ruolo:
- Reportistica e grafici:
- KPI:
- Funzionalità multi device per avere i dati sempre a portata di mano:
- Software avanzati di Business Intelligence, come Sage Enterprise Intelligence, lo strumento di Business Intelligence realizzato da Sage:
Quali caratteristiche deve avere un ERP per facilitare l’analisi dei dati?
Un Software ERP per ottimizzare l’approccio Data Driven deve avere le seguenti caratteristiche:
- Propensione all’integrazione con Software di terze parti:
Dato che l’ERP è il luogo in cui devono essere conservati tutti i dati e da cui devono essere estratte informazioni e risultati, tutti i dati aziendali devono gravitare attorno all’ERP. Ciò vuol dire che qualsiasi soluzione Software che produce dati rilevanti per l’azienda (es. WMS, MES, e-commerce, CRM ecc…) deve poter essere interconnessa in maniera facile con l’ERP.
- Funzionalità standard di Business Intelligence come Dashboard, grafici, KPI ecc…
- Propensione all’integrazione con soluzioni specifiche di Business Intelligence:
Se le funzionalità standard non sono sufficienti a raggiungere lo scopo, l’azienda può valutare di investire su Software specifici di Business Intelligence, come ad esempio Power BI o Qlikview. In questo caso la propensione all’integrazione da parte dell’ERP è fondamentale. In questo senso Sage X3 offre 2 alternative: interconnettere l’ERP con un software di BI di terze parti (ad es. per preservare l’investimento fatto su questi strumenti), oppure utilizzare la soluzione proprietaria di BI, denominata SEI, Sage Enterprise Intelligence, che amplia le soluzioni e le possibilità di analisi e visualizzazione dei dati, già presenti nei moduli standard di Sage X3.
- Garantire un adeguato numero di aggiornamenti
Aggiornamenti e nuove release possono essere importanti nei casi in cui vengano introdotte nuove funzionalità o adeguamenti a nuove disposizioni di legge o dinamiche di mercato, fondamentali per mantenere la competitività.
Ulteriori approfondimenti sul concetto di Azienda Data Driven
Se vuoi saperne di più su questo argomento ecco alcuni link e approfondimenti interessanti dal nostro sito:
Video estratto dal nostro evento realizzato in occasione della fiera Macfrut Rimini 2023, evento che puoi rivedere per intero al seguente link.
Il video offre un focus sull’importanza dei dati nei contesti aziendali attuali. Il tutto con le parole di un vero esperto come Diego De Simone, Fondatore di Moonia Srl e divulgatore digitale.
Articolo di approfondimento sulla gestione dei dati con focus sul settore agricolo e ortofrutticolo. Nell’articolo potrai leggere anche informazioni sulla nostra soluzione ERP modulo specifica per il settore agricoltura, denominata Argo X3 Agri.