L’Emilia-Romagna vanta una ricca tradizione agricola e un forte impegno verso l’innovazione e la sostenibilità. Negli ultimi anni, l’agricoltura 4.0 e le tecnologie di precisione hanno rivoluzionato il settore agroalimentare, introducendo nuove opportunità e sfide per la regione. In questo articolo esploreremo le tendenze emergenti, le innovazioni tecnologiche, le opportunità di finanziamento e le pratiche sostenibili che stanno plasmando il futuro dell’agricoltura in Emilia-Romagna.
Agricoltura in Emilia-Romagna: il futuro 4.0 è qui
L’agricoltura 4.0 rappresenta una vera rivoluzione nel settore agricolo. È caratterizzata dall’introduzione di tecnologie avanzate come l’Internet of things (IoT), l’intelligenza artificiale e la robotica. In Emilia-Romagna queste innovazioni stanno migliorando l’efficienza, la produttività e la sostenibilità delle aziende, consentendo una migliore gestione di risorse, colture e bestiame.
Finanziamenti per l’agricoltura in Emilia-Romagna: opportunità e sfide
Gli agricoltori dell’Emilia-Romagna possono accedere a diversi finanziamenti per sostenere l’adozione di tecnologie innovative e pratiche sostenibili. Tra le fonti di finanziamento vi sono i fondi europei, come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e i fondi regionali. Tuttavia, gli agricoltori devono affrontare una serie di sfide, tra cui la complessità delle procedure burocratiche e la concorrenza per l’accesso a queste risorse.
I primi bandi pubblicati dalla regione Emilia-Romagna per il 2023 valgono complessivamente circa 150 milioni di euro e sono incentrati su: sostenibilità ambientale, biodiversità, produzione biologica e riduzione dell’impiego di fitofarmaci.
Di seguito riportiamo una sintesi dei bandi attualmente pubblicati:
- Produzione integrata: è un bando da 10 milioni rivolto ad agricoltori che si impegnano ad adottare le disposizioni tecniche del modello di produzione integrata. Queste disposizioni consistono in pratiche agronomiche e strategie di difesa delle colture dalle avversità (gestione del suolo, fertilizzazione, uso dell’acqua per irrigazione e difesa fitosanitaria delle colture).
- Tecniche di lavorazione ridotta dei suoli: si tratta di un bando accessibile a chi favorisce la conservazione del suolo, attraverso tecniche di coltivazione che ne minimizzino lo sfruttamento e favoriscano il miglioramento della sua fertilità.
- Apporto di sostanza organica nei suoli: è un bando da quasi 900 mila euro previsto per gli agricoltori che si impegnano a migliorare le caratteristiche strutturali e chimico-fisiche dei suoli agricoli, mediante l’apporto e il mantenimento diretto di sostanza organica.
- Conversione seminativi a prati e pascoli: questo bando è dedicato alla conversione delle superfici a seminativo in prati polifita avvicendati.
- Gestione prati e pascoli permanenti: si tratta di bando da 800 mila euro sulla gestione sostenibile di prati e pascoli attraverso pratiche per la protezione del suolo e delle falde acquifere.
- Allevatori e agricoltori custodi dell’agrobiodiversità: comprende ben due bandi. Il primo si focalizza sull’allevamento con l’intento di tutelare la biodiversità animale. Il secondo punta sull’agricoltura stanziando aiuti per i beneficiari che si impegnano volontariamente nella conservazione delle risorse genetiche di interesse locale soggette a rischio estinzione.
- Riduzione dell’impatto dell’uso di prodotti fitosanitari: si tratta di un bando finalizzato a sostenere tecniche di gestione agronomica con uso ridotto di prodotti fitosanitari.
- Ritiro dei seminativi dalla produzione: questo bando da 800 mila euro è rivolto agli operatori che si impegnano volontariamente al mantenimento ed alla gestione sostenibile delle superfici agricole aziendali a seminativo ritirate dalla produzione.
- Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica: si tratta di un bando da oltre 15 milioni e mezzo rivolto agli agricoltori, alle associazioni e agli enti pubblici gestori di aziende agricole che si impegnano volontariamente a convertire e a mantenere le superfici coltivate ad agricoltura biologica.
La rivoluzione dell’agricoltura di precisione in Emilia-Romagna
L’agricoltura di precisione sta trasformando il settore agricolo in Emilia-Romagna grazie all’impiego di droni, sensori e sistemi di monitoraggio in tempo reale. Queste tecnologie consentono di raccogliere dati accurati sulle condizioni del terreno, del clima e delle colture, permettendo di prendere decisioni informate per ottimizzare la produzione e ridurre gli sprechi.
L’agricoltura di precisione mette a disposizione strumenti in continua evoluzione. Di seguito ne elenchiamo i principali:
- Strumenti per la raccolta di dati e controllo tra i quali rientrano:
- Sistemi di monitoraggio satellitare per analisi spettrali di immagini satellitari ad alta risoluzione e successivi allarmi in caso di rilevazioni di anomalie;
- Droni agricoli per mappature dei terreni e rilevazioni di errori non visibili ad occhio nudo.
- Strumenti di previsione (previsioni meteo, stima dei fabbisogni irrigui o di fertilizzanti, modelli fenologici e di sviluppo delle fitopatie);
- Sensori ambientali collocati nei campi;
- Strumenti di supporto alle decisioni (DSS) e mappe di prescrizione;
- Strumenti per l’intervento in campo che si suddividono in:
- Tecnologia a rateo variabile per il dosaggio dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari in maniera differenziata in base alle necessità delle colture;
- Sistemi di guida assistita e automatica per trattori e macchinari agricoli;
- Strumenti di gestione e diagnostica da remoto della flotta di trattori (Fleet Management)
- Sistemi per la tracciabilità del ciclo di vita del prodotto, dal campo al consumatore secondo la strategia “from farm to fork” (blockchain, telemetria).
Cosa si intente con agricoltura di precisione?
Con il termine “Agricoltura di precisione” si intende una strategia di gestione aziendale che, attraverso l’utilizzo delle Information Technologies, acquisisce dati finalizzati ad ottimizzare le diverse colture in termini di qualità e quantità, in rapporto ai vari tipi di terreni.
Questo metodo rappresenta un vantaggio sia per le aziende agricole, che possono ottimizzare risorse, costi e sprechi, sia per l’ambiente, grazie ad una netta riduzione dell’utilizzo di agenti inquinanti.
Praticare l’agricoltura di precisione significa rispondere alla crescente domanda di cibo attraverso pratiche sostenibili.
In termini generali, i benefici attesi dell’agricoltura di precisione sono:
- ottimizzazione dell’efficienza produttiva e qualitativa;
- riduzione dei costi aziendali;
- ottimizzazione delle risorse impiegate;
- creazione di opportunità imprenditoriali lungo tutta la filiera.
Sostenibilità e innovazione: l’agricoltura in Emilia-Romagna si evolve
La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale dell’agricoltura ha spinto gli agricoltori dell’Emilia-Romagna ad adottare pratiche sostenibili e innovative. Queste includono l’uso di fertilizzanti organici, la rotazione delle colture e l’impiego di tecnologie per ridurre il consumo di acqua e energia.
Cos’è l’agricoltura 4.0 e quali sono i vantaggi?
L’ “Agricoltura 4.0” consiste nell’evoluzione dell’agricoltura di precisione attraverso l’applicazione di concetti di digital transformation, come ad esempio Big Data e Internet of things.
L’agricoltura 4.0 rispetto all’agricoltura di precisione permette di gestire più informazioni e raccoglierle in maniera più semplice e rapida.
Consente, inoltre, una comunicazione più efficace con gli altri componenti della filiera, garantendo quindi benefici su più livelli a favore di diversi attori. Questo approccio facilita l’automatizzazione dei processi e l’interconnessione delle attività.
Grazie all’Agricoltura 4.0 è possibile:
- Ottenere un prodotto di maggiore qualità;
- Fornire maggiori benefici per la salute delle colture;
- Ridurre i costi di produzione;
- Diminuire l’impatto ambientale;
- Pianificare le attività di coltura, semina e raccolta;
- Ridurre spese di forniture, macchinari, manutenzione ecc.;
- Limitare i residui di sostanze chimiche nei prodotti;
- Monitorare l’attività da remoto in ogni momento e in tempo reale;
- Effettuare previsioni sull’evoluzione della coltura.
La formazione e l’istruzione nell’agricoltura 4.0 in Emilia-Romagna
Per rimanere al passo con le ultime innovazioni e le crescenti esigenze del settore agricolo, gli agricoltori dell’Emilia-Romagna devono investire nella formazione e nell’istruzione. Corsi, seminari e workshop sono offerti da istituti di ricerca, università e associazioni di categoria per fornire le competenze e le conoscenze necessarie per implementare con successo l’agricoltura 4.0.
Le start-up agritech in Emilia-Romagna: il motore dell’innovazione
Le start-up agritech stanno emergendo come forza trainante dell’innovazione nel settore agricolo in Emilia-Romagna. Queste giovani aziende sviluppano soluzioni tecnologiche all’avanguardia, come sistemi di monitoraggio, piattaforme di gestione dei dati e soluzioni di automazione per l’irrigazione. Il loro impegno nell’innovazione contribuisce a plasmare il futuro dell’agricoltura nella regione, stimolando la crescita economica e promuovendo la sostenibilità.
Negli ultimi anni le fuoriclasse del food-tech italiano per successo di mercato e investimenti ricevuti sono state: Everli, Cortilia e Tannico. Sono tutte realtà che operano in ambito distribuzione, il segmento in cui d’altra parte si concentrano la maggior parte degli investimenti del food in Europa.
Tra le principali startup italiane focalizzate su agricoltura, produzione, next-gen food & drinks, tecnologie possiamo citare: Agricolus, Bella dentro, BrunoCell, Elaisian, Emerge, Evja, Foodchain, FoodEvolution, Free Green Nature, Mashcream, Mida+, Planet Farms, ReOlì, Sfera agricola, Soul-K, Vita Meals (ex FeatFood), Wenda, Xnext.
Cooperazione e digitalizzazione: il ruolo delle cooperative agricole in Emilia-Romagna
Le cooperative agricole in Emilia-Romagna giocano un ruolo fondamentale nella promozione dell’innovazione e della digitalizzazione in agricoltura. Grazie alla loro struttura organizzativa e alla condivisione delle risorse, queste organizzazioni possono sostenere gli agricoltori nella transizione verso l’agricoltura 4.0, facilitando l’accesso alle nuove tecnologie e alle pratiche agricole di precisione. Inoltre, le cooperative offrono opportunità di formazione e supporto tecnico, permettendo agli agricoltori di acquisire le competenze necessarie per adattarsi alle sfide del futuro.
Argo Logica e il suo ruolo nel settore agri con Argo X3 Agri
Argo Logica, come raccontato nel nostro precedente articolo, ha legato da sempre la sua storia, per vari motivi, al settore agricolo e agroalimentare.
Per questo abbiamo sviluppato Argo X3 Agri, la soluzione ERP internazionale e al tempo stesso italiana, sempre aggiornata e personalizzabile, specifica per le aziende del settore agroalimentare.
Argo X3 Agri nasce dalle esperienze e competenze dei nostri consulenti sul mondo dei consorzi agrari e dell’industria agroalimentare. Nel corso del tempo i nostri tecnici si sono trovati a dover rispondere alle esigenze di questo settore, approfondendone le problematiche e sviluppando soluzioni informatiche ad hoc.
Questo bagaglio di esperienza è stato poi portato su un sistema gestionale internazionale come Sage X3, dando vita a Argo X3 Agri.
Argo X3 Agri, infatti, è stato sviluppato sulla stessa piattaforma di Sage X3, ossia il prodotto “madre”, ereditando così tutte le caratteristiche più importanti di Sage X3 come ad esempio:
- Profonda integrazione con il mondo Office
- Gestione per processi e dashboard personalizzabile
- Flessibilità e propensione alle personalizzazioni
- Configurazione avanzata di processi di workflow
- Facilità di interconnessione con Software di terze parti grazie ai web services
Il prodotto è in continua evoluzione in base ai cambiamenti del mercato e alle specifiche esigenze delle aziende nostre clienti a cui rispondiamo attraverso lo sviluppo di funzionalità ad hoc.
In conclusione…
L’agricoltura in Emilia-Romagna sta vivendo una trasformazione guidata dall’innovazione tecnologica, dall’attenzione alla sostenibilità e dalle nuove opportunità di finanziamento. Grazie all’agricoltura 4.0 e all’agricoltura di precisione, gli agricoltori della regione sono in grado di migliorare la produttività, ridurre l’impatto ambientale e affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare. La collaborazione tra istituzioni, start-up agritech, cooperative agricole e agricoltori stessi sarà fondamentale per garantire un futuro sostenibile e prospero per l’agricoltura in Emilia-Romagna.